Arco di Giano - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale

Indirizzo: Via del Velabro, 5, 00186 Roma RM, Italia.
Telefono: 060608.
Sito web: 060608.it.
Specialità: Punto di riferimento storico, Attrazione turistica.
Altri dati di interesse: Adatto ai bambini.
Opinioni: Questa azienda ha 432 recensioni su Google My Business.
Media delle opinioni: 4.6/5.

Posizione di Arco di Giano

Il Arco di Giano è un punto di riferimento storico situato all'Indirizzo: Via del Velabro, 5, 00186 Roma RM, Italia. Si tratta di un'attrazione turistica imperdibile per chi visita Roma. Per maggiori informazioni, è possibile chiamare il numero 060608 o visitare il sito web 060608.it.

L'Arco di Giano è un arco trionfale situato nel centro di Roma, all'incrocio tra la via del Foro di Cesare e la via dei Cerchi. L'arco è stato costruito nel II secolo d.C. in onore dell'imperatore Adriano, ma è stato successivamente modificato e ampliato nel corso dei secoli. L'arco è composto da tre fornici, il centrale più grande rispetto ai due laterali.

Oggi, l'Arco di Giano è uno dei più importanti monumenti storici di Roma. Il suo stile architettonico unico e la sua lunga storia lo rendono una tappa obbligata per chiunque visiti la città. L'arco è facilmente raggiungibile a piedi, e si trova nelle immediate vicinanze di altre importanti attrazioni turistiche come il Colosseo e il Foro Romano.

L'Arco di Giano è adatto anche ai bambini, che potranno divertirsi a scoprire la storia e l'architettura del monumento. Inoltre, la zona circostante offre numerose opportunità per il tempo libero e la ristorazione, permettendo di trascorrere una giornata intera alla scoperta della storia di Roma.

Questa azienda ha 432 recensioni su Google My Business con una media delle opinioni di 4.6/5. I visitatori apprezzano la sua importanza storica, la sua bellezza architettonica e la sua posizione centrale. Se stai cercando un'esperienza culturale unica e indimenticabile, l'Arco di Giano è sicuramente la scelta giusta per te.

Recensioni di Arco di Giano

Arco di Giano - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
daniele pedroni
5/5

Il monumento sorge ai margini del Foro Boario, presso la chiesa di San Giorgio in Velabro, poco distante dal Tempio di Ercole e dal Tempio di Portuno. È uno di rari esempi di tetrastilo conservatosi fino ad oggi.
Risulta edificato in gran parte con marmi e materiali di spoglio di altri monumenti precedenti, verso la metà del IV secolo, quindi con una genesi simile a quella dell'Arco di Costantino. Probabilmente deve essere identificato con l'Arcus Divi Constantini citato dai Cataloghi regionari presso il Velabro.
Il nome moderno non si riferisce al dio bifronte Giano, ma piuttosto deriva dal termine latino ianus, che indica un passaggio coperto, o una porta. Come gli iani testimoniati dalle fonti nel Foro Romano, non si trattava di un arco trionfale, ma probabilmente di una struttura destinata ai banchieri che operavano nel Foro Boario.
L'edificio, che ha pianta quadrata ed è alto 12 m con 16 m di lato, presenta quattro massicci pilastri che sostengono una volta a crociera. Essi sono costruiti in cementizio e rivestiti da blocchi di marmo di reimpiego. Al di sopra doveva presentare un piano attico ed un tetto forse di forma piramidale, la cui struttura in opera laterizia, che in origine doveva ugualmente essere rivestita di marmo, fu demolita nel 1827 perché a torto ritenuta parte della fortificazione medioevale impiantata sopra l'edificio romano ad opera dei Frangipane (che ne avevano anche chiuso i fornici). Nei piloni vi sono molte nicchie che forse ospitavano statue in grandezza quasi naturale, esse sono 12 su ogni faccia Est ed Ovest e 2 su ogni faccia Nord e Sud e altre 10 sono finte. In totale quindi 28.
Le nicchie in origine dovevano ospitare statue ed erano inquadrate da edicole con piccole colonne, oggi perdute, poggianti sui cornicioni, ed erano coperte da una semicupola a conchiglia scolpita nei blocchi di marmo del rivestimento. Gli unici resti conservati della decorazione scultorea sono rappresentati dalle quattro figure femminili sulle chiavi di volta: si riconoscono con sicurezza la dea Roma sul lato orientale e Minerva sul lato settentrionale, mentre l'identificazione delle altre due figure come Giunone e Cerere presenta maggiori incertezze.
L'Arco, oltre ad avere funzioni monumentali, serviva da riparo dall'inclemenza del tempo ai mercanti romani di bovini e ai prestatori di denaro che affollavano il Foro.
Durante il medioevo, la famiglia romana dei Frangipane lo utilizzò come fortezza, chiudendone i fornici; quando queste opere furono eliminate, nel 1830, andarono perduti anche l'attico e il coronamento originari, perché non furono riconosciute come opere appartenenti alla struttura originaria.

Arco di Giano - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Claudio Zuccherato
5/5

L’Arco di Giano, a Roma, è un monumento maestoso e misterioso. Con le sue quattro facciate e antiche decorazioni, offre un affascinante scorcio sull’antica architettura romana. Tappa imperdibile!

Arco di Giano - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Stella Marina di Sabbato
4/5

L’arco con quattro arcate ha una pianta quadrata con il lato di m. 12 per un’altezza di 16 m.; la sua costruzione è della prima parte del IV sec. d.C. Sull’esterno, i piloni hanno due file di tre nicchie su ogni lato (12 su ogni pilone) corredate di una mensola ed una semicupola a forma di conchiglia, le nicchie ospitavano delle statue. Oggi sull’arco rimangono visibili quattro figure femminili sulle chiavi di volta: due di queste sono state identificate come la Dea Roma e la Dea Minerva. L’Arco di Giano segnava il confine tra la città dei romani e la piazza dei mercanti con il suo porto fluviale.
I cancelli che permettono accedere all’arco sono aperti al pubblico soltanto il sabato mattina. Purtroppo nel luogo non c’è un cartello che lo identifichi e molto meno che lo spieghi! Restaurato ma lasciato lì! Però merita essere visitato così come tutta l’area circostante.

Arco di Giano - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Michele Soldovieri
5/5

Il foro boario, l'area nella quale è situato l'arco di Giano, è stato, nel corso dei secoli passati, teatro di scambi tra operatori del settore del commercio.
Il monumento o tempio di Giano, edificato nel corso del IV secolo d.c. probabilmente assunse lo scopo anche di proteggere questi mercanti, che operavano e nel foro boario e nel limitrofo foro olitorio.
La struttura del monumento è a pianta quadrata, con passaggio incrociato a quattro porte, modalità architettonica non conosciuta nel mondo romano dell'epoca, che costituisce un'unicita' per la città eterna.
I quattro piloni del tempio di Giano sono decorati con nicchie che al loro interno probabilmente custodivano statue delle quali non ne conosciamo la funzione simbolica.

Arco di Giano - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Roberta Campana
4/5

Pezzo di storia a Roma. Vicino la bocca della verità e a Circo massimo si trova l’Arco di Giano. Dietro c’è una piccola chiesetta. Peccato non valorizzare e riflette questi posti. All’interno nascosto dai palazzi c’è un giardino privato che appartiene ad un condomino. È ben tenuto peccato che è solo per pochi.

Arco di Giano - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Roberto Cecchini
5/5

Il più bistrattato degli archi romano eppure il più particolare essendo quadrifronte. Eh si perché dalla strada non Ve ne accorgete ma in realtà di archi questa struttura ne ha quattro. Di recente pare sia stato attribuito anche questo a Costantino ma non fatto costruire da lui. È recintato e si può vedere bene dal camminamento che gli passa accanto e porta a San Giorgio al velabro

Arco di Giano - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Ivano Stipa
4/5

L'Arco di Giano, costruito nel IV secolo d.C. dai figli dell'Imperatore Costantino in onore del padre, si differenzia dagli altri archi onorari perché è a pianta quadrangolare.
È stato l'ultimo edificio monumentale costruito nel Foro Boario.

Arco di Giano - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
carlo petroselli
4/5

Bellissimo arco Romano peccato per il suo stato di abbandono tra erbacce e piante rampicanti e sporcizia non accessibile al pubblico con un altra cancellata che ne impedisce l'accessibilità al pubblico certo ne protegge da atti vandalici come quello avvenuto le due bombe nel 2023 a poca distanza nella chiesa del Velabro; secondo la leggenda il Velabro era la palude dove venne trovata la cesta di Romolo e Remo da Faustolo.L'imponente Arco e costituito da quattro pilastri rivestiti da lastre marmoree sovrastate da una volta a crociera le nicchie erano adornate da statue

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