Chiesa di San Salvatore in Ognissanti - Firenze, Città Metropolitana di Firenze

Indirizzo: Borgo Ognissanti, 42, 50123 Firenze FI, Italia.
Telefono: 3755652013.
Sito web: chiesaognissanti.it.
Specialità: Chiesa cattolica, Chiesa, Destinazione religiosa.
Altri dati di interesse: Ingresso accessibile in sedia a rotelle.
Opinioni: Questa azienda ha 1146 recensioni su Google My Business.
Media delle opinioni: 4.7/5.

Posizione di Chiesa di San Salvatore in Ognissanti

La Chiesa di San Salvatore in Ognissanti è una splendida chiesa cattolica situata nel centro di Firenze, Italia. Con l'indirizzo di Borgo Ognissanti, 42, 50123 Firenze FI, è facilmente raggiungibile a piedi o con i mezzi pubblici.

Questa chiesa, fondata nel XIII secolo, è un luogo di culto importante per i cattolici e un tesoro artistico e architettonico per tutti i visitatori. Con le sue specialità di Chiesa cattolica e Chiesa, è una destinazione religiosa imperdibile a Firenze.

La Chiesa di San Salvatore in Ognissanti è accessibile a persone in sedia a rotelle, rendendola un luogo inclusivo per tutti. Se sei interessato a visitare la chiesa, ti consigliamo di controllare il loro sito web per gli orari di apertura e le informazioni sulle messe.

La chiesa dispone di un ingresso accessibile in sedia a rotelle, il che la rende una scelta eccellente per le persone con mobilità ridotta. Inoltre, la Chiesa di San Salvatore in Ognissanti ha ricevuto 1146 recensioni su Google My Business con una media delle opinioni di 4.7/5, il che dimostra la sua eccellente reputazione tra i visitatori.

La chiesa è circondata da numerose attrazioni turistiche e luoghi di interesse, quindi ti consigliamo di pianificare la tua visita in anticipo per sfruttare al meglio il tuo tempo a Firenze. Dopo aver visitato la chiesa, ti consigliamo di esplorare i negozi, i ristoranti e i musei nelle vicinanze.

Recensioni di Chiesa di San Salvatore in Ognissanti

Chiesa di San Salvatore in Ognissanti - Firenze, Città Metropolitana di Firenze
Michele Soldovieri
5/5

La riva destra dell'Arno, la più antica di Firenze, accoglie il viandante che ne percorre le strade con la curiosità dell'extraterrestre, con un sussiego mai altero, sempre partecipe nella condivisione delle bellezze che vi sono.
Se si attraversa borgo Ognissanti, stretta e lunga strada, vi è un punto in cui la vista non è più occupata dai palazzi, essendo il taglio di una piazza che prospetta sul fiume, a dar respiro a chi si avventura in quella porzione di città.
Allo sguardo, si pone la facciata barocca di una chiesa costruita in epoca medioevale, che ora, come tutti gli edifici religiosi, è stata riconfigurato architettonicamente.
La chiesa d'Ognissanti ti accoglie al suo interno nel suo caldo manto e tu che vi entri ne abbracci simbolicamente la forma nel raccoglimento e nella preghiera.
Poi, la curiosità di conoscerne le opere d'arte che nel corso del tempi l'hanno adornata ed abbellita, ti induce a visitarne gli altari posti sui due lati dell'unica navata e le cappelle del lungo transetto destro e il crocifisso guottesco collocato nel corto transetto sinistro.
I capolavori del Ghirlandaio nella cappella Vespucci e del San Girolamo nello studio e del Botticelli con il Sant'Agostino nello studio, costituiscono i gioielli artistici indiscussi d'Ognissanti.
Artisti di elevatissimo valore pittorico, oggi affatto misconosciuti come Pinzani, Ligozzi, Dandini, Ferretto, Rossellini, Buti ed altri hanno lasciato l'impronta del loro ingegno con composizioni raffinate ed emotive.
La sacristia, alla quale si accede attraversando il transetto sinistro, conserva una grandiosa crocifissione di Taddeo Gaddi e frammenti di affreschi di valore artistico incommensurabile.
Il crocifisso d'Ognissanti di Giotto, pur se collocata sul braccio sinistro della forma a croce latina della chiesa, costituisce per qualsivoglia osservatore un punto d'arresto che calamita l'attenzione per un tempo sospeso quasi eterno.

Chiesa di San Salvatore in Ognissanti - Firenze, Città Metropolitana di Firenze
Roberto Bruno
5/5

Situata nell'omonima Piazza, è uno dei tanti esempi di Barocco fiorentino; la costruzione inizio nel 1300 circa a cura dell'esistente Convento degli Umiliati ed al suo interno nei secoli successivi si alternarono vari Artisti di pregio che produssero Opere in parte ancora presenti ed in parte "emigrate" in Musei (Botticelli, Ghirlandaio, Giotto); ha una Navata unica, e ci sono due Cappelle ai lati dell'Altare principale e d altre sui lati della Navata (sei per parte) tutte molto belle, intitolate a Santi (Annunciazione, Santissimo Crocifisso, Capestrano, ecc.) o Famiglie Nobiliari (importante ricordare la cappella Vespucci, alla quale apparteneva il famoso Amerigo, che contribuì molto alla realizzazione di svariate Opere in particolare del Ghirlandaio); le Opere e le Cappelle sono tutte molto belle così come sono particolari il Pulpito ben decorato con Sculture, l'Organo Positivo e quello Monumentale, il Soffitto e l'Altare principale; in definitiva si tratta di una Chiesa non grandissima ma che mi ha molto colpito per la ricchezza interna e per la sua bellezza. Da non trascurare il Chiostro con il Loggiato completamente Affrescato nel 1600.

Chiesa di San Salvatore in Ognissanti - Firenze, Città Metropolitana di Firenze
Wale 971
5/5

La chiesa ospita le spoglie di Sandro Botticelli e Carolina Bonaparte, inoltre è ricca di affreschi.

Chiesa di San Salvatore in Ognissanti - Firenze, Città Metropolitana di Firenze
Gaetano Fiacconi
5/5

Per conoscere un Punto di vista meno noto su Giotto e i suoi allievi e su Botticelli.

Chiesa di San Salvatore in Ognissanti - Firenze, Città Metropolitana di Firenze
Flavio DA
5/5

Bella chiesa con vari affreschi di Botticelli e Ghirlandaio ed un magnifico crocifisso ligneo di Giotto. Sul lato destro della navata c'è la tomba di Amerigo Vespucci, a destra dell'altare la tomba di Botticelli.
Da non perdere il cenacolo del Ghirlandaio, a fianco della chiesa.
Ingresso gratuito.

Chiesa di San Salvatore in Ognissanti - Firenze, Città Metropolitana di Firenze
Stefano Fanara
5/5

La chiesa, iniziata nel 1251 faceva parte del complesso conventuale degli Umiliati, un ordine giunto a Firenze da Alessandria nel 1239[1].

Anche se la loro regola era stata approvata da papa Onorio III, l'ordine si era costituito nell'ambito dei movimenti pauperistici ai limiti dell'eresia. Gli Umiliati si affermarono come congregazione laica maschile e femminile, dedita alla perfezione evangelica e alla povertà, ma specialmente al lavoro che era parte integrante della vita dei religiosi, impegnati soprattutto nella lavorazione della lana e del vetro[1].

A Firenze gli Umiliati si stabilirono prima fuori città, presso San Donato in Polverosa, quindi presso la chiesetta di Santa Lucia (1251), estendendo gradualmente le loro proprietà fino a comprendere un oratorio sul borgo (cioè su una strada fuori della vecchia cinta muraria), dove fecero costruire la loro chiesa ad honorem Sanctorum Omnium e il convento; il complesso venne portato a termine dal 1278 al 1294[2].

La zona era particolarmente adatta alla lavorazione della lana, perché all'altezza della porta alla Carraia, dove il Mugnone sfociava nell'Arno, c'era un'isoletta che formava un canale utile per ricavare l'energia idraulica per mulini e gualchiere. Per favorire tale sfruttamento, gli Umiliati costruirono la pescaia di Santa Rosa, insieme a un ricco sistema di canali. Il loro convento era dunque un vero e proprio centro del lavoro organizzato e il paesaggio urbano circostante venne caratterizzato da edifici legati all'attività produttiva dei religiosi, assieme alle case per gli artigiani ed ai tiratoi dove si "tirava" la lana, cioè la si lavava dopo la tintura e la faceva asciugare. Per il loro prestigio, alla fine del Duecento gli Umiliati furono chiamati a ricoprire importanti cariche pubbliche. Intanto la chiesa si andava arricchendo di opere d'arte di straordinario pregio, grazie anche al mecenatismo delle famiglie del quartiere, che avevano raggiunto una solida posizione economica e sociale[1].

All'inizio del Trecento la chiesa era così ricca da intraprendere un prestigioso programma decorativo, che aveva il fulcro nell'attività di Giotto: intorno al 1310 veniva posta sull'altar maggiore la Maestà ora agli Uffizi, la Croce dipinta e, dal distrutto coro dei monaci, la Dormitio Virginis oggi a Berlino.

In quegli anni Ognissanti era anche un fervido centro dell'attività politica repubblicana: qui si radunarono i congiurati contro Giano della Bella, tra i quali c'era anche Dino Compagni.

Nel Quattrocento, lavorarono in Ognissanti Sandro Botticelli (che nella chiesa è sepolto) e Ghirlandaio[1].

In particolare il Ghirlandaio era stato assoldato dalla famiglia Vespucci, di cui faceva parte anche il famoso Amerigo, il navigatore che diede il suo nome all'America. Per loro affrescò una Pietà e una Madonna della Misericordia e anche l'Ultima Cena nel refettorio[1].

Il Cinquecento: i Francescani
Modifica
Durante il secolo successivo gli Umiliati cominciarono a diminuire di numero e di prestigio, anche per il cambiamento del panorama artigianale della città, orientato ora sulla lavorazione della seta piuttosto che della lana.

I francescani portarono arredi ed opere d'arte in loro possesso e soprattutto una venerata reliquia di san Francesco D'Assisi, il saio che il santo avrebbe indossato nel 1224, quando ricevette alla Verna le stimmate (la reliquia da qualche anno è stata trasferita nel santuario della Verna)[1].

Subito vennero iniziati dei lavori di ristrutturazione: vennero costruiti i due chiostri, e la chiesa fu riconsacrata nel 1582 e intitolata a San Salvatore ad Ognissanti, in onore della primitiva sede dell'ordine nella chiesa di Monte alle Croci[1].

Ai primi del Seicento fu decorato il chiostro. Nel 1627 la chiesa fu ristrutturata internamente su disegno dell'architetto Matteo Segaloni con l'aiuto esecutivo di Sebastiano Pettirossi, su incarico di Ferdinando II de' Medici, con rinnovamenti radicali che determinano l'aspetto odierno della chiesa.

Chiesa di San Salvatore in Ognissanti - Firenze, Città Metropolitana di Firenze
Enrico Ciabatti
5/5

Un altro gioiello nel cuore di Firenze, mantenuta aperta al pubblico gratuitamente grazie ai volontari ed alle offerte dei turisti.
All'interno risaltano affreschi del Ghirlandaio e del Botticelli, ma il pezzo forte è il crocifisso di Giotto (uno dei due presenti in Firenze) creato per poter essere portato in processione.
All'interno visitabile la Cappella Bonaparte e la Cappella della famiglia Vespucci, dove dimora la spoglia del famoso navigatore Amerigo Vespucci.
Una chiesa ricca di storia ed arte, un pochino nascosta fra i palazzi dei Lungarni del "di qua d'Arno".

Chiesa di San Salvatore in Ognissanti - Firenze, Città Metropolitana di Firenze
Lucio B
5/5

Bellissima chiesa fuori dal circuito tradizionale delle visite fiorentine.
Presente uno straordinario crocefisso di Giotto in oro e lapislazzuli, oltre alle cappelle di Carolina Bonaparte, e della famiglia Vespucci.
Ingresso gratuito.

Go up